Il Premio Procopio Cutò è il riconoscimento che ogni anno premia l’eccellenza dei maestri gelatieri al festival Sherbeth. Il premio celebra qualità, creatività e innovazione nel gelato artigianale.
La selezione passa attraverso il Comitato Tecnico di Sherbeth, i gelatieri in gara propongono un gusto inedito pensato appositamente per il premio che viene assegnato da una giuria d’eccezione.
Partecipare al Premio Cutò significa essere protagonisti di un evento unico che valorizza da una parte la tradizione e dall’altra favorisce l’innovazione, così da spingere sempre oltre i confini del gelato artigianale.
Il tema è libero e permette ai maestri gelatieri di proporre materie prime di alta qualità, molto diverse tra loro.
In gara, i classici, ma anche sorprese frutto di pensieri creativi e innovativi.
Giuria Tecnica
La Giuria Tecnica valuta ogni gusto con criteri oggettivi: equilibrio delle ricette, tecnica di mantecazione, pulizia aromatica e persistenza al palato. È il cuore scientifico del Premio, garante della qualità e della coerenza con l’eccellenza artigianale.
Vincitore concorso Francesco Procopio Cutò 2024
Ricercatrice a Massey University, Nuova Zelanda
CNR Bologna
CNR Bologna
Capo Panel AMAP Marche
Ricercatrice al Basque Culinary Center, Spagna
Giuria Critica
Formata da giornalisti, critici enogastronomici e comunicatori del gusto, la Giuria Critica osserva l’idea nel suo insieme: identità del gusto, storytelling, impatto sul pubblico e valore innovativo. È la voce che misura emozione e contemporaneità, premiando ciò che può segnare la cultura del gelato di domani.
Il vero nome era Francesco Procopio dei Coltelli ed è considerato il padre del gelato.
Naque nel 1651 a Palermo (forse ad Aci Trezza e poi trasferitosi a Palermo).
L’aver ereditato dal nonno l’invenzione di una macchina per sorbetti fu la sua fortuna.
Si trasferì a Parigi e aprì nel 1686 la prima gelateria al mondo, il celebre “Le Procope” che divenne presto popolarissima e ritrovo di artisti e intellettuali dell’epoca.
Procopio rivoluzionò la preparazione dei sorbetti, sostituendo il miele con lo zucchero e aggiungendo sale per conservare meglio il ghiaccio.
Il suo successo gli garantì la cittadinanza francese e una patente reale da Luigi XIV. Nel 2017, Palermo gli ha dedicato una piazza.

